Il vescovo ha reso nota la decisione di assegnare alla chiesa di Santa
Maria Maggiore il compito di sviluppare per i pellegrini la funzione
santuariale, aggiungendo al suo titolo tradizionale, anche quello di
‘santuario della spogliazione’. Questa importante novità che
coinvolge l’ex cattedrale di Assisi ha una speciale missione
evangelizzatrice soprattutto perché la Chiesa locale vuole
rilanciare il messaggio evangelico sulle orme di Francesco. Durante
la manifestazione il vescovo ha anche illustrato i punti salienti del
libro del Sinodo mettendo in evidenza quanto sia necessario
riscoprire il calore della famiglia in un momento di forte crisi dei
valori. Nella lettera pastorale del vescovo si legge: "Il carisma di Francesco, unito a quello di Chiara, è privilegio della nostra Chiesa particolare e ne fa una comunità a cui si guarda dal mondo intero. I molteplici santuari danno ad Assisi una inconfondibile fisionomia. Spiccano le basiliche di San Francesco, di Santa Maria degli Angeli e di Santa Chiara. La “seraphica civitas” – qual è denominata persino sul gonfalone del Comune – è come un santuario a cielo aperto. Allo scopo di offrire un ulteriore contributo a questa singolare vocazione di Assisi, ho ritenuto opportuno dare più rilievo a un altro centro spirituale, che ha il suo punto di gravità nel vescovado e nella vicina chiesa, ad esso legata, di Santa Maria Maggiore, antica cattedrale di Assisi".
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