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  05/12/2016 13:35


I Vescovi dell’Umbria nelle zone terremotate della Valnerina. Il Card. Bassetti: «Queste comunità sono ferite anche spiritualmente. Come Chiesa, quindi, dobbiamo aiutarle a ritrovare la speranza nella ricostruzione del proprio tessuto ecclesiale e sociale. Dinanzi a gravi calamità naturali come il terremoto non possiamo, come uomini e come cristiani, lasciarci sopraffare dall’angoscia e dalla paura anche se sono comprensibili».



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Martedì 6 dicembre, giorno in cui la Chiesa ricorda S. Nicola di Bari, si terrà la riunione della Conferenza Episcopale Umbra nelle zone della Valnerina colpite dal terremoto del 24 agosto e del 26 e 30 ottobre. I Presuli umbri, guidati dal cardinale arcivescovo di Perugia-Città della Pieve Gualtiero Bassetti, si ritroveranno alle 9.30 a Piedivalle di Preci per osservare ciò che resta dell’Abbazia di S. Eutizio. Da lì, si prosegue in direzione Ancarano di Norcia: sosta alle macerie della chiesa di San Salvatore a Campi. Sempre ad Ancarano i Vescovi terranno la loro riunione periodica e alle 13.00 condivideranno il pranzo con gli sfollati nel campo allestito nel retro della chiesa della Madonna Bianca, una delle pochissime chiese non sventrate completamente dal sisma, ma che comunque è inagibile e con diverse parti, tra cui il campanile, a rischio crollo. Alle 14.30 circa il Cardinale e i Vescovi entreranno nella zona rossa della città di Norcia per vedere i gravissimi danni che il sisma ha causato alle case e alle numerose chiese, tra cui la Concattedrale di S. Maria e la Basilica di S. Benedetto. Alle 15.30, infine, si ritroveranno nella tensostruttura adibita a Centro pastorale e posizionata nella pista di pattinaggio della città, tra l’ospedale e le scuole elementari, per la celebrazione eucaristica presieduta dal cardinale Gualtiero Bassetti. 

La presenza di tutti i Vescovi umbri in Valnerina sottolinea ancora una volta la vicinanza della Chiesa a coloro che soffrono a causa del terremoto, che vivono in un costante stato di paura e che hanno perso ogni certezza: la casa, la comunità, millenni di storia, alcuni il lavoro. La Conferenza episcopale umbra già dopo il terremoto del 24 agosto aveva manifestato la propria solidarietà all’arcivescovo Renato Boccardo impegnandosi a contribuire al recupero della Concattedrale. Dopo il 30 ottobre la situazione è mutata completamente. E il sostegno della Chiesa umbra a quella ferita di Spoleto-Norcia è aumentato: a Norcia è presente da  circa un mese una coppia di sposi, Rinaldo e Francesca, inviati dalla delegazione regionale della Caritas a dare sostegno morale alle persone e intercettare i reali bisogni; nel periodo di Avvento le offerte raccolte in tutte le chiese dell’Umbria verranno devolute a favore delle popolazioni colpite dal terremoto; moltissime persone umbre, ma non solo, stanno contattando la Caritas di Spoleto-Norcia per mettere a disposizione un po’ del proprio tempo per queste popolazioni. 

«Quello che in questo momento sta più a cuore alla Chiesa – afferma il cardinale Bassetti - è lo stato d’animo delle persone avvolte da tanta angoscia e preoccupazione. La Chiesa è loro vicina con la preghiera e con gesti concreti di solidarietà messi in campo attraverso la rete della Caritas, italiana e regionale, con progetti socio-pastorali di prossimità di medio-lungo periodo rivolti a famiglie e comunità parrocchiali. La nostra, poi, è una presenza in una comunità ferita anche spiritualmente, che va aiutata a ritrovare la speranza nella ricostruzione del proprio tessuto ecclesiale e sociale. Dinanzi a gravi calamità naturali come il terremoto – conclude il presidente della Conferenza episcopale umbra - non possiamo, come uomini e come cristiani, lasciarci sopraffare dall’angoscia e dalla paura anche se sono comprensibili».




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