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  28/11/2016 16:01


Perugia: “Non abbiate paura per essere santi!”, in cattedrale martedì 29 novembre. Una catechesi promossa dalle Pastorali diocesane Giovanile e Universitaria con il biblista don Fabio Rosini, fondatore degli incontri sui “Dieci Comandamenti”



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            E’ atteso a Perugia, nella cattedrale di San Lorenzo, martedì 29 novembre (ore 19), don Fabio Rosini, direttore del Servizio per le vocazioni della Diocesi di Roma, che terrà una catechesi dal titolo: “Non abbiate paura di essere santi!”; parole pronunciate da san Giovanni Paolo II ai giovani delle GMG. L’incontro, promosso dagli Uffici diocesani per le Pastorali Giovanile ed Universitaria insieme al Coordinamento degli Oratori perugini, è rivolto ai giovani ma non solo, anche a famiglie, parroci, diaconi, consacrati e membri delle associazioni e dei movimenti laicali.

Don Rosini, noto biblista e fondatore degli incontri sui “Dieci comandamenti”, sarà nel capoluogo umbro per animare, all’inizio dell’Avvento in preparazione al Natale, «un appuntamento così speciale – commenta don Riccardo Pascolini, direttore delle Pastorali Giovanile ed Universitaria –, che viene a rinforzare il già grande contributo che in tutte le nostre parrocchie parroci, diaconi e operatori pastorali dedicano ai più giovani».

L’incontro “Non abbiate paura di essere santi”, evidenzia don Pascolini, «è l'occasione per ascoltare - da una voce assolutamente autorevole e da sempre impegnata con grande dedizione a servizio dei giovani - una nuova Parola di Vita Eterna, l'invito a Fidarsi di Dio, a scommettere sull'Amore che è per sempre, che è Verità, che è Strada di Santità».

«Ringrazio di cuore don Fabio Rosini per aver accettato il nostro invito», ha detto don Pascolini nel presentare l’evento, confidando che «tantissimi giovani, accompagnati da animatori, parroci e famiglie possano partecipare».

Don Fabio Rosini è dal 1993 che promuove gli incontri sui “Dieci Comandamenti”, nati in una parrocchia di Roma, Santa Maria Goretti, poi diffusi in sessanta Diocesi italiane con non pochi sacerdoti e laici impegnati. La finalità è quella di introdurre i giovani al discernimento sulla Volontà di Dio, e consentire loro di imparare a prendersi “la parte migliore”, intesa come la propria vocazione. 

In un’intervista rilasciata alla rivista «San Francesco Patrono d’Italia», don Rosini spiega che nei “Dieci Comandamenti” «viene valorizzato il "munus docendi" del sacerdote, il quale non è solo colui che dispensa la grazia sacramentale, e non è solo il responsabile del governo di una comunità cristiana, è anche un maestro della fede. Insieme ai laici che in forza del dono profetico del battesimo lo aiutano, il sacerdote ha come sua caratteristica, certo non unica, ma di certo non occasionale bensì essenziale il saper proporre e formare la fede e la vita cristiana. Ecco, nell'esperienza dei Dieci Comandamenti, un sacerdote, semplicemente, lo fa».

Anche a Perugia viene proposta quest’esperienza come momento di forte crescita spirituale per i giovani. «In un'epoca di vuoto di paternità e di crisi dell'autorità – precisa don Rosini –, presentare con certezza i parametri della vita ha buon gioco perché dopo tutta la devastazione del relativismo, offrire con chiarezza e con la certezza dell'amore quei parametri, vuol dire aiutare a crescere. Via via i giovani che ascoltano i Dieci Comandamenti ricevono i parametri degli aspetti più disparati della loro esistenza e pervengono all'accensione di un desiderio nel loro cuore: vivere come dice quella Parola, che non è altro che una radiografia di Gesù Cristo, unico che può compiere la Parola».




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