E’
trascorso un mese dalla proposta della commissione diocesana per lo Spirito di
Assisi presieduta da padre Egidio Canil di far diventare il 27 di ogni mese la
giornata in cui tutta la comunità prega per la pace. Una decisione
istituzionalizzata anche in ricordo dello storico incontro interreligioso
voluto da San Giovanni Paolo II nel lontano 1986 e di cui quest’anno si è
celebrato il trentennale con la presenza di papa Francesco. Domenica 27
novembre sarà dunque la prima occasione per mettere in pratica questa iniziativa
a partire dalle parrocchie, dalle congregazioni e dagli ordini religiosi. Le
intenzioni di preghiera possono essere recitate durante le lodi, la
celebrazione eucaristica, i vespri o in qualsiasi altro momento in cui il
parroco e la comunità religiosa lo riterranno più opportuno. “L’iniziativa – fa
sapere padre Canil - si è già estesa oltre i confini del territorio diocesano.
Infatti il ‘Comitato per una civiltà dell’amore’ di Roma, presente ad Assisi il
27 ottobre scorso, ci ha fatto sapere che la proposta è stata accolta con
entusiasmo dalle comunità musulmane d’Italia, dalla comunità ebraica da
Siracusa e rappresentanti di Religions for peace - Italia. Si avvierà così fino
ad ottobre 2017 una duplice azione di preghiera a Dio e di solidarietà
volontaria a cominciare da persone e gruppi delle religioni abramitiche,
favorendo dall’Europa un piano di sviluppo più integrale con l’Africa e di pace
intorno al Mediterraneo. Nel contempo – aggiunge ancora il francescano – Assisi
continua ad essere punto di riferimento per tutto il mondo tanto che nei giorni
scorsi anche il primo neo cardinale del Centrafrica Dieudonné Nzapalainga è
arrivato nella città serafica unitamente ad un gruppo di pellegrini per pregare
per la pace sulla tomba di San Francesco. Bella la testimonianza del neo cardinale
che ha voluto accanto a sé, nel ricevere la berretta cardinalizia a Roma, un
Imam e un Pastore protestante e un centinaio di fedeli”.
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