A
quattro settimane dalla conclusione del Giubileo Straordinario della
Misericordia e in una delle ultime udienze giubilari di papa
Francesco, sabato 22 ottobre, in Piazza San Pietro gremita da 100mila
fedeli provenienti da diversi Paesi del Mondo, anche le otto Chiese
diocesane dell’Umbria sono state presenti con 6.500 pellegrini
accompagnati dai loro vescovi insieme a diversi rappresentanti delle
Istituzioni civili. Una partecipazione che è andata oltre tutte le
previsioni creando anche qualche disagio nell’organizzazione,
superato grazie all’entusiasmo degli stessi partecipanti che non
hanno voluto mancare a questo importante evento di fede. Il
Santo Padre, nel rivolgere il suo «caloroso benvenuto» ai fedeli di
numerose diocesi italiane presenti, ha menzionato, in particolare,
quelle dell’Umbria e gli sbandieratori di Gubbio. Papa Francesco,
nel suo tradizionale giro in auto in Piazza San Pietro prima della
catechesi, è stato salutato anche dalle note della Banda musicale
“Anni Verdi” di Fabro (Tr), nella Diocesi di Orvieto-Todi,
diretta dal maestro Emanuele Ragni e accompagnata dal parroco don
Domenico Cannizzaro.
Il
cardinale Gualtiero Bassetti, presidente della Ceu, rientrato
dalla Terra
Santa nella
serata del 21 ottobre, ha commentato la catechesi del Santo Padre sul
«dialogo» con queste parole: «Ha sviluppato in positivo e in
negativo tutte le tematiche del dialogo e senza dialogo non ci può
essere vita né per la Chiesa né per l’umanità, perché la
Santissima Trinità è essenzialmente dialogo. Per questo è
fondamentale che si dialoghi in famiglia, sul lavoro, nella società,
nelle istituzioni. E’ un richiamo fortissimo sia al mondo religioso
che al mondo laico, perché il Papa ha toccato un argomento che è
indispensabile alla vita stessa dell’umanità. Senza dialogo la
vita diventa davvero un inferno».
Il
cardinale Bassetti, nel presiedere la celebrazione eucaristica a
conclusione del pellegrinaggio giubilare regionale adPetri
Sedem nella
chiesa di San Gregorio VII in Roma della comunità dei Francescani
minori dell’Umbria, ha ringraziato quanti hanno collaborato
all’organizzazione di questo grande evento ecclesiale, che ha
permesso a diverse migliaia di umbri di ritornare alle radici della
fede cristiana nell’attraversare la Porta
Santa della
Basilica di San Pietro. In particolare ha ringraziato per la loro
presenza quanti vivono nelle Opere segno delle Caritas
dell’Umbria, in
primis i
giovani della Casa di accoglienza in Kosovo attivata nell’autunno
del 1999, all’indomani della fine del conflitto nei Balcani. Il
porporato ha annunciato anche l’imminente arrivo, presso una
struttura della Caritas diocesana di Perugia, di una famiglia
sfuggita dalla guerra nel suo Paese, che andrà ad aggiungersi alle
centinaia di profughi accolti nelle Diocesi umbre in quest’ultimo
anno di emergenza umanitaria.
Pensando
alle martoriate regioni del mondo, il cardinale ha ricordato la sua
recentissima esperienza di Gerusalemme, dove «nel vedere tante
pietre – ha commentato – mi veniva in mente quei cuori degli
uomini che sono di pietra più duri di quelle pietre».
La
celebrazione eucaristica nella chiesa romana di San Gregorio VII è
stata vissuta con particolare raccoglimento da oltre 4mila fedeli
provenienti dalle parrocchie di tutta la Metropolia di Perugia-Città
della Pieve, che comprende le Diocesi suffraganee di Assisi, Città
di Castello, Foligno e Gubbio, i cui vescovi, mons. Domenico
Sorrentino, mons. Domenico Cancian, mons. Gualtiero Sigismondi e
mons. Mario Ceccobelli hanno concelebrato con il cardinale Bassetti e
il suo ausiliare mons. Paolo Giulietti. La Santa Messa è stata
animata dall’Orchestra Filarmonica di Spina (Pg) e dalla Corale
Laurenziana di Perugia e si è conclusa con la benedizione di tutti i
vescovi.
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