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  10/09/2016 22:00


Perugia: I primi 25 anni di sacerdozio del vescovo ausiliare mons. Paolo Giulietti celebrati nel giorno della Festa della Madonna delle Grazie, protettrice della città e dell’Archidiocesi



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E’ da sempre molto sentita a Perugia la Festa della Madonna delle Grazie, protettrice della città e dell’Archidiocesi, che la Chiesa celebra nel giorno del Santissimo Nome di Maria, il 12 settembre, la cui venerata immagine (opera attribuita alla scuola del Perugino) è stata dipinta su una colonna della navata centrale della cattedrale di San Lorenzo. E’ una festività che richiama ogni anno in duomo numerosi fedeli, che lunedì 12 settembre, alle ore 18, si ritroveranno attorno al loro vescovo ausiliare mons. Paolo Giulietti per celebrare con lui i suoi primi 25 anni di ordinazione sacerdotale, che è avvenuta in San Lorenzo il 29 settembre 1991.

Non è stato casuale per mons. Giulietti scegliere questa ricorrenza mariana per condividere con i tanti amici e fedeli il suo giubileo sacerdotale, come spiega lui stesso nell’intervista pubblicata sul sito: www.lavoce.it. «Quando passo in cattedrale e mi fermo davanti alla bella immagine della Madonna delle Grazie – racconta –, mi piace interpretare il "gesto delle mani" come una materna raccomandazione a fare bene e a non combinare guai. Sono poi devoto della Madonna di Loreto, che è la vergine del "sì" ai progetti di Dio, anche quando si capiscono a fatica».

Mons. Giulietti è stato ordinato sacerdote nel giorno in cui la Chiesa celebra la festa liturgica di san Michele Arcangelo, principe della Milizia Celeste. Alla domanda se «si sente un miliziano-difensore della Chiesa che papa Francesco esorta ad essere “in uscita”», risponde: «Mi piace l'immagine della Chiesa come popolo "militante", che prende parte con passione alle vicende del mondo. Papa Francesco ci incoraggia ad uscire dalle sagrestie fisiche e mentali in cui a volte ci chiudiamo per fare la nostra parte nella storia, per lasciarvi un'impronta di bene, come ha detto ai giovani a Cracovia. Il "miles" è uno che combatte: prima di tutto dentro se stesso, per divenire libero davvero, poi in opposizione al male che c'è in giro. Mai però contro le persone».

Il vescovo ausiliare, nel tagliare il traguardo dei suoi primi 25 anni di sacerdozio, “confessa” che in questo quarto di secolo «non sono mancate le delusioni, gli errori. Penso però che questo faccia parte della storia di ognuno. La fedeltà alla propria vocazione - come accade anche nel matrimonio - fa strutturalmente i conti con l'esperienza del limite e con la crisi. Ma le crisi possono anche far crescere. Anzi, personalmente tendo più a ricordare gli insuccessi che le soddisfazioni, forse proprio perché ho imparato più in quei casi che quando tutto è filato liscio».

Nell’invitare la comunità diocesana al suo giubileo sacerdotale, mons. Giulietti si raccomanda: «Non desidero ricevere alcun regalo; gradirei invece raccogliere offerte per il Centro vocazionale e spirituale diocesano “Tabor”, alla cui storia è in parte legata la mia vocazione. Pertanto quanto verrà raccolto durante la celebrazione in cattedrale andrà a sostenere i lavori per la nuova sede del Centro nel complesso di Piscille. Ringrazio sin d’ora quanti vorranno contribuire».

 

Breve profilo biografico del vescovo ausiliare Giulietti.

Mons. Paolo Giulietti, nominato da papa Francesco vescovo titolare di Termini Imerese e ausiliare di Perugia-Città della Pieve il 30 maggio 2014 e ricevendo l’ordinazione episcopale dal cardinale Gualtiero Bassetti il 10 agosto successivo, è nato a Perugia il 1 gennaio 1964 ed ordinato presbitero dopo aver frequentato il Pontificio Seminario Regionale Umbro “Pio XI” dall’ottobre 1985 al giugno 1991. Il 25 luglio 2005 viene nominato da papa Benedetto XVI Cappellano di Sua Santità con il titolo di monsignore come riconoscimento alla sua opera svolta da responsabile del Servizio nazionale per la Pastorale giovanile della Cei dal 2001 al 2007, distinguendosi nell’organizzazione della partecipazione di migliaia di giovani italiani alle Giornate Mondiali della Gioventù di Toronto (2002) e di Colonia (2005). Ai giovani ha sempre rivolto la sua attenzione pastorale promuovendo da direttore diocesano e regionale della Pastorale giovanile un’opera di evangelizzazione che ha visto protagonisti gli stessi giovani. Non è un caso che i suoi studi teologici superiori l’abbiano portato a conseguire la Licenza in Teologica pastorale con specializzazione in pastorale giovanile presso il Dipartimento di Pastorale Giovanile e Catechetica della Pontificia Università Salesiana. Per diversi anni è stato assistente diocesano del Settore Giovani dell’Azione Cattolica e dell’ACR e del Gruppo FUCI di Perugia. E’ stato anche responsabile e formatore degli Obiettori di Coscienza della Caritas diocesana e assistente spirituale della Comunità di Accoglienza Caritas per detenuti “San Giuseppe Cafasso”. Dal 2010 è vicario generale ed attualmente è assistente spirituale della Confraternita di San Jacopo di Compostela in Perugia, presidente dell’Associazione “Hope”, direttore editoriale di «Umbria Radio» e del settimanale «La Voce» e membro del Consiglio di amministrazione della Fondazione Giovanni Paolo II per la gioventù in Roma. Promotore del pellegrinaggio a piedi e grande conoscitore degli itinerari percorsi da milioni di pellegrini ogni anno nel raggiungere le principali mete di spiritualità del continente europeo (Santiago de Compostela, Lourdes, Fatima, Czestochowa, Loreto…) e i luoghi sacri di Terra Santa, è autore di alcune guide per pellegrini, tra le quali La Via di Francesco, rivelatasi una sorta di “best-seller” in questo settore dell’editoria. Si tratta della guida ufficiale per i pellegrini sulla strada di san Francesco d'Assisi, «per entrare in contatto con la sua straordinaria esperienza di vita, che non smette di affascinare e di interrogare gli uomini di ogni tempo», realizzata in collaborazione con il “Consorzio Umbria and Francesco's Ways” sostenuto ed incoraggiato da mons. Giulietti. Il 30 maggio




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