San
Francesco d’Assisi scrisse, tra il 1224 e il 1225 presso il convento di San
Damiano, il celebreCantico
delle creature. Un’opera conosciuta anche come “Cantico di Frate
Sole” che ha segnato i primi passi ufficiali della nostra lingua italiana, un
testo poetico, un inno di lode a Dio per sé stesso e per tutte le creature
donate agli uomini. Un canto che ci fa sbirciare nel cuore riconciliato di
Francesco che sente e chiama fratello e sorella ogni creatura: niente è avverso
per chi riposa in Dio, neppure sorella morte!
Un
canto di cui, però, ci è giunto solo il testo: come cantavano Francesco e i
suoi frati il Cantico delle creature?
Quale era la melodia scritta dal Poverello di Assisi? È il sogno di musicisti e
francescani ascoltare le note originali scaturite dalla voce di san Francesco.
Per secoli la melodia è stata dimenticata, non è mai stata trascritta e non ci
sono stati lasciati indizi evidenti. Ma grazie alla grande attenzione della
filologia, che ha animato numerosi studiosi nell’ultimo secolo, si può
percorrere una strada per ricercare questa musica che appare sfuggevole.
Frate
Alessandro, frate minore della Provincia Serafica di Assisi, tenore conosciuto
a livello internazionale per essere stato il primo francescano ad aver firmato
un esclusivo contratto con la prestigiosa etichetta discografica Decca Records,
ha così intrapreso una ricerca alla scoperta della melodia nascosta del Cantico delle creature.
Ogni
anno, proprio lì a San Damiano – dove è stato composto – si
celebra la Festa del Cantico: occasione per lodare il Signore per
il dono del creato e per sensibilizzare la cura da parte degli uomini, che ne
sono custodi, e aprirli alla contemplazione. Quest’anno la festa è impreziosita
dalla presentazione,
alle ore 17 di sabato 10 settembre, di questo lavoro
condotto da frate Alessandro e raccolto nel libretto “Laudato si’ mi’ Signore”. Nel suggestivo
scenario notturno di San Damiano, alle ore 21 frate Alessandro si esibirà in concerto con una selezione delle più
belle laude francescane (ingresso libero).
Il giorno seguente, alle 9.30, è prevista la S. Messa di ringraziamento con l’offerta dei doni della
terra. La celebrazione sarà animata dai canti della Corale
Porziuncola, diretta dal M° p. Maurizio Verde, e presieduta da p. Claudio
Durighetto, Ministro provinciale dei Frati minori dell’Umbria.
Segue
una scheda sintetica del lavoro svolto da frate Alessandro:
Il
manoscritto più antico del Cantico lascia lo spazio per scrivere
la musica e questo, pur senza le desiderate note, aiuta a comprendere la
lunghezza e i principali caratteri della melodia. Una ricerca accurata permette
di analizzare il testo dal punto di vista poetico e formale, scorrendo le
pagine dei grandi studiosi francescani del passato: Bracaloni, Quaglia,
Bigaroni … Partendo da questi presupposti, sulla scia delle teorie della grande
studiosa Helene Nolthenius, frate Alessandro ha cercato una sintesi di tutti i
dati per arrivare a concepire il Cantico delle creaturecome
un salmo unito alla sua antifona, le cui melodie dovevano risuonare negli
ambienti religiosi più popolari, fino a prendere parte silentemente di quel
repertorio medievale così prezioso che ancor oggi suscita continuo interesse:
le laudi.
È
possibile che il Cantico si sia trasformato in una
lauda? O forse che sia confluito addirittura in più laudi? Disponiamo di
qualche indizio per ricostruirlo? Helene Nolthenius, più di trent’anni fa,
disse che tutto ciò era plausibile, ma non andò oltre. Riprendendo, però, le
sue intuizioni è possibile proporre alcune soluzioni: dobbiamo indossare gli
abiti di un compositore medievale, nutrirci della musica e della poesia di quel
tempo, prendere carta e penna e compiere gli stessi passi degli artisti del
duecento.
È
così – conclude frate Alessandro – che, non senza fantasia e creatività, è
possibile proporre una soluzione che possa richiamare almeno l’eco della musica
francescana del Cantico delle creature.
L’originale? Nessuno sa che fine abbia fatto, ma ciò non toglie a questa
ricerca il fascino di far ascoltare le laudi del Poverello sui canti delle
laudi del suo tempo.
I
dettagli di questa ricerca sono contenuti nel libro “Laudato si’ mi’ Signore”
edito dalle Edizioni Porziuncola,
disponibile dal 5 settembre nei punti vendita di Assisi e dal 19 settembre in
tutte le librerie d’Italia e nelle principali librerie on line.
|