La “Giornata di spiritualità” per i volontari delle opere di carità, promossa dalla Caritas diocesana sabato 3 settembre (ore 9-18) presso l’opera segno “Santuario Madonna dei Bagni” in Casalina di Deruta (Pg), si aprirà con la preghiera-riflessione per le vittime del terremoto, che continua a mettere a dura prova migliaia di persone senza tetto. Con questa giornata aperta a volontari e operatori Caritas parrocchiali e di diverse opere segno e strutture ecclesiali di accoglienza, la Caritas diocesana avvia il suo nuovo Anno pastorale puntando sulla formazione. E’ questa la finalità principale della giornata come si evince anche dalle parole del direttore della Caritas perugina, il diacono Giancarlo Pecetti, che, insieme alla moglie Luisa, trova «davvero edificante l’esperienza del volontariato in ambito caritativo, che ormai da alcuni anni stiamo vivendo con decine e decine di volontari». Tra quanti sono impegnati nei quattro “Empori della Solidarietà” attivati dalla Caritas diocesana negli ultimi due anni e quanti operano nelle diverse strutture caritative diocesane e parrocchiali e nell’Associazione perugina di volontariato (Apv), i volontari sono attualmente oltre 460. Tra questi, diversi prestano servizio presso i Centri di Ascolto diocesano e parrocchiali, le «opere cuore» della Caritas, come le definisce Pecetti, dove ogni giorno numerose famiglie (solo presso il Centro di Ascolto diocesano arrivano dalle 15 alle 20 persone) vengono a chiedere aiuti materiali e ascolto. Per questo «la missione di noi volontari – spiega il direttore – è quella di essere attenti ascoltatori e portatori di speranza e per questo è fondamentale formarsi. E’ importante comprendere che l’ascolto sia senza fretta per far sentire all’altro che si ha tempo per lui, che è amato, che la sua vita è preziosa, che il Signore si serve di noi per mostrare quanto ogni uomo gli stia a cuore. Su questo stiamo lavorando sia decentrando nei territori (con le Caritas parrocchiali) il nostro impegno, sia preparando con l’aiuto del nostro presidente, il cardinale Gualtiero Bassetti, un piano di formazione per tutti i volontari e operatori».
«E’ anche vero che nel volontariato – aggiunge Pecetti – troviamo per il 70-80% pensionati e manca la nuova generazione e la gran parte è impegnata a vestire i “panni di Marta” più che “essere Maria”. Per questo è necessaria la formazione, perché il “fare” indispensabile di Marta non si disgiunga dall’“essere” di Maria propensa all’ascolto della Parola di Dio, come ci insegna il Vangelo. Ed il prevalere del “fare” sull’“essere” si percepisce  anche nella nostra realtà diocesana». Per questo, evidenzia il direttore della Caritas, «occorre una formazione tesa ad una continua revisione di vita per la chiamata ricevuta, ad accrescere la propria fede e a stare al passo con i tempi (prossima legge sul Terzo settore e sul Volontariato e la recente legge contro gli sprechi alimentari e dei farmaci)». Ma «formazione è anche educare a mettere al servizio degli altri la propria vita, la propria professionalità per scoprire sempre più la bellezza del donarsi e l’importanza anche sociale non solo economica del proprio lavoro». Con un volontariato più preparato, sottolinea il diacono Pecetti, «sembra proporsi la realizzazione di una “grande famiglia” e per mantenere e consolidare questo spirito è importante e necessaria la formazione».
La “Giornata di spiritualità” di sabato 3 settembre sarà occasione proficua di formazione con la catechesi sulla “Misericordia”, che terrà il teologo e biblista francescano padre Giulio Michelini, Ofm. Dopo i lavori di gruppo di fine mattinata e il confronto-riflessione del primo pomeriggio, la “Giornata” si concluderà con la celebrazione eucaristica presieduta dal vescovo ausiliare mons. Paolo Giulietti, preceduta dal passaggio dei volontari per la Porta Santa della chiesa del Santuario mariano.