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  29/07/2016 09:03


Perugia: Un convegno su “La chiesa di Sant’Antonio Abate: studi e proposte” in Deruta. Modererà l’incontro il direttore dell’Ufficio diocesano per i beni culturali don Gino Ciacci



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Si terrà a Deruta, sabato 30 luglio, presso la Chiesa di S. Antonio,  alle ore 17,00, il convegno ‘La Chiesa di Sant’Antonio Abate in Deruta: studi e proposte’, organizzato dalla Parrocchia di Deruta in collaborazione con l’Associazione Pro Deruta, che intendono proporre una serie di iniziative volte a promuovere la conoscenza della chiesa e delle sue opere d’arte, sensibilizzando la tutela e la conservazione degli affreschi in essa contenuti. Il convegno si configura come un momento di approfondimento e di studio, al quale interverranno, dopo il saluto del parroco Don Nazzareno Fiorucci, gli studiosi Luca Nulli Sargenti, Tiziana Biganti e Paola Passalaqua, coordinati da Don Gino Ciacci direttore dell’Ufficio Beni Culturali della diocesi, che si occuperanno di ripercorrere le vicende storiche, artistiche e conservative della piccola chiesa derutese. Una chiesa, che risulta essere di estremo interesse per la storia cittadina, già edificata nel 1439, come ci testimoniano i documenti di archivio e che conserva al suo interno una nicchia con la Madonna della Misericordia con i Santi Francesco e Bernardino, che accoglie sotto la sua materna protezione gli abitanti di Deruta: uomini da un lato e donne dall’altro, divisi da un elegante e sobria  veduta del castello di Deruta con le sue torri, i suoi campanili e i suoi palazzi. L’affresco legato ad una delle pestilenze che flagellarono la città nel Quattrocento, è databile al 1480 circa ed è stato attribuito nel corso degli anni- dalla storiografia critica- alla mano di Bartolomeo Caporali.

Non meno importante è l’altare maggiore: una composizione dinamica e ben articolata, in cui pittura e scultura si uniscono in un dialogo, ampiamente ricorrente nella storia dell’arte. L’altare presenta un ciclo di affresco dedicato alle tentazioni di Sant’Antonio Abate, attribuito a Giovan Battista Caporali, mentre nella nicchia centrale si trova un’interessante statua in terracotta decorata raffigurante il santo titolare della chiesa.

L’edificio, dalla sobria architettura, anch’essa in corso di studio, rappresenta uno dei principali cantieri artistici della città nel Quattrocento, dopo la chiesa di San Francesco, poiché da esso proviene il Gonfalone processionale di Sant’Antonio di Niccolò di Liberatore detto l’Alunno, ora conservato nella Pinacoteca Comunale.

Nel pomeriggio di studi, saranno messi in evidenza anche gli interventi di restauro, necessari a garantire un’adeguata leggibilità degli affreschi, che la Parrocchia, in sinergia con la locale Pro Loco, sta mettendo in programma.

Luca Nulli Sargenti




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