Attivati dopo la chiusura dell’Anno scolastico in una trentina di Oratori parrocchiali dell’Archidiocesi di Perugia-Città della Pieve, i “Gr.Est.2016” (Campi Estivi) sono in pieno svolgimento. I loro 3mila e più frequentatori, tra bambini e adolescenti, insieme a centinaia di animatori, si ritroveranno giovedì mattina 23 giugno (ore 9.30-12.30) nell’Area Verde di Pian di Massiano in Perugia, con la conclusione nell’impianto sportivo del “PalaEvangelisti” alla quale interverranno il cardinale Gualtiero Bassetti e il sindaco Andrea Romizi, per l’annuale Giornata diocesana dei “Gr.Est” scandita da momenti di sport, giochi, competizione, animazione e divertimento.

            La realtà oratoriale riveste sempre più valenza sociale, educativa e formativa e nell’ultimo decennio è in netta crescita da Nord a Sud interessando 2milioni di adolescenti e 350mila animatori. Agli oratori si è interessato il «Corriere della Sera» in edicola il 21 giugno, intitolando l’ampio servizio a loro dedicato: “La stagione degli oratori”, a firma di Giampiero Rossi. Oltre a fornire alcune cifre (sono 8mila gli oratori in tutt’Italia) a testimonianza della rilevante portata di questa realtà socio-aggregativa-educativa che mosse i primi passi nel XVI secolo per intuizione di san Filippo Neri e poi rilanciata tre secoli dopo da san Giovanni Bosco, il «Corriere» mette in evidenza quanto essa sia oggi «punto di riferimento per tante famiglie». A spiegare la crescita delle realtà oratoriali, che si registra anche in Umbria (in dodici anni sono passati da 10 a 150), è il sacerdote perugino don Riccardo Pascolini, presidente nazionale del Foi (Federazione oratori italiani) e responsabile del Coordinamento Oratori umbri: «Quello che il ragazzo e la sua famiglia incontrano all’oratorio è un volto umano conosciuto, che non spunta soltanto in estate ma che ti offre prossimità in modo permanente». Sulle colonne del «Corriere» don Pascolini «racconta di aver conteggiato una ventina di confessioni religiose diverse tra le centinaia di migliaia di bambini che, comunque, vengono affidati agli oratori, “e giocando insieme – afferma il sacerdote – imparano a conoscersi e a stimarsi”».

            Le attività oratoriali vengono sostenute annualmente anche dallo Stato «con un contributo pubblico che varia su base regionale, dai centomila euro dell’Umbria ai 700 mila della Lombardia. A loro volta, per l’offerta estiva, gli oratori chiedono alle famiglie una quota che in media si aggira attorno ai 30 euro alla settimana, in qualche caso pasti compresi». Le attività offerte dagli oratori in tutt’Italia ai ragazzi sono varie: «Dai giochi al doposcuola, dalle escursioni agli sport, non esiste uno schema rigido. “Ognuno inventa se stesso – spiega sempre don Pascolini –, perché l’oratorio è come una pizza: la base è la stessa, ma per tutti gli altri ingredienti da aggiungere, spazio alla creatività”».

Per conoscere la “creatività” degli oratori presenti nell’Archidiocesi perugino-pievese e tutte le informazioni sui loro “Gr.Est.2016”, basta consultare il sito: www.perugiagiovani.net.