E’ stato un momento di forte spiritualità
quello vissuto dall’intera comunità diocesana, sabato 11 giugno nella
cattedrale di San Rufino, in occasione dell’ordinazione diaconale di Niccolò
Crivelli e di Dieu Donné Kasereka Taghunza. I due neo-diaconi “transeunti” (cioè
di passaggio) si vanno ad aggiungere ai tredici “permanenti” già ordinati nella
comunità pastorale. La solenne celebrazione eucaristica è stata presieduta dal
vescovo diocesano monsignor Domenico Sorrentino e concelebrata dal rettore del
seminario regionale umbro monsignor Carlo Franzoni, dal vicario generale don
Maurizio Saba e da numerosi presbiteri religiosi e diocesani. Ad animarla sono
stati i giovani di San Rufino con la partecipazione di un foltissimo gruppo di
fedeli. Una gioia straripante che Niccolò Crivelli e Dieu Donné Kasereka
Taghunza hanno vissuto ricevendo l’ordinazione diaconale per l’imposizione
delle mani e la preghiera consacratoria del vescovo Sorrentino. è stata una grande
festa di cuori e di mani che hanno abbracciato e affiancato il cammino di
questi due giovani Niccolò di Assisi della parrocchia di San Rufino e Dieu
Donné nelle diverse realtà in cui ha vissuto gli anni della formazione e della
vita apostolica. La consapevolezza ed entusiasmo di questo importante passo era
evidente nei loro sguardi luminosi e colmi di gioia, nella loro risposta pronta
e decisa alla chiamata del vescovo, nella relazione che di essi ha proferito il
rettore del seminario, nella professione di obbedienza nelle mani del vescovo,
a lui come ai suoi successori, nel rivestirsi dei paramenti che indosseranno
nelle celebrazioni, nel loro completo abbandono nelle mani di Dio e della
Chiesa prostrandosi a terra. “Hanno bisogno di sostegno e di preghiera – ha
dichiarato il vescovo durante l’omelia - per perseverare fino alla fine e con
l’assemblea, la loro chiesa-famiglia, invocano l’intercessione dei santi,
sicuri che con l’aiuto dei fratelli Dio completerà l’opera iniziata in essi per
proclamare a tutte le genti il Vangelo. Siamo noi ora la vostra famiglia – ha continuato
il presule – l’imprinting diaconale vi accompagnerà sempre anche nel ministero
sacerdotale. Le origini del diaconato – ha proseguito - nella primitiva Chiesa:
sono il mettersi a servizio dei fratelli e dei più poveri, servizio che
rappresenta la gioia di questa comunità, di questa chiesa assisana la quale
professa che ogni volto di un fratello è il volto di Gesù. Accogliete nel cuore
i vostri fratelli poveri, sono certo che non mancherete mai a questo
appuntamento d’amore”. A conclusione della celebrazione c’è stata una grande esultanza
di saluti in particolare da parte dei giovani di San Rufino che li hanno attesi
all’uscita con uno striscione impegnativo (L’Amore è cingersi del grembiule e
sapersi inginocchiare: Niccolò e Dieu Donné datevi da fare…). Poi tutti al Centro pastorale “Regina Pacis”
di san Rufino dove Niccolò da alcuni anni è impegnato per una gran bella festa
e agape fraterna, che ha accolto anche altre comunità dove operano Dieu Donné e
i preti ordinati di recente, organizzata dalla comunità parrocchiale con il
priore don Cesare Provenzi. Un momento unico di Chiesa-Famiglia di famiglie.
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