Il giubileo dedicato agli sportivi di varie età e provenienza
è stato celebrato a Terni al camposcuola “Casagrande” e nella cattedrale da
duecento cinquanta atleti, dirigenti e accompagnatori. Un invito, nell’anno
santo della Misericordia a vivere il senso pieno del giubileo, in un clima di
amicizia e solidarietà, per celebrare i valori dello sport e quelli del
Giubileo.
“Vieni a fare festa tra amici nella squadra di
Gesù” lo slogan della manifestazione, promossa dalla Diocesi e dal comitato
regionale del Coni Umbria, che ha visto la presenza del presidente del Coni
regionale Domenico Ignozza, del sindaco di Terni, Leopoldo Di Girolamo, del
delegato del Coni di Terni Stefano Lupi, del vicepresidente regionale del Coni
Moreno Rosati, del vice presidente ed assessore allo sport della Regione Umbria
Fabio Paparelli, dell’assessore allo sport del Comune di Terni Emilio
Giacchetti, del questore di Terni Carmine Belfiore, del colonnello dei
carabinieri Giovanni Capasso e delle altre autorità militari della provincia.
Varie le rappresentative intervenute: della Lega
nazionale dilettanti comitato regionale dell’Umbria, al Centro sportivo
educativo nazionale, al Centro sportivo italiano, alla Federazione provinciale
Pallavolo, Federazione danza Sportiva Umbria, Federazione Medico sportiva
Italiana, Federazione Pattinaggio, all’Unione sportiva Acli, e associazioni
sportive di Giove, il Panathlon 81°club, Olimpia Thyrus san Valentino, il Clt
Terni, associazione sportiva Azzurra, Polisportiva Ternana, Associazione il Cavallo
per amico, associazione sportiva Bosico, associazione sportiva Officina Volley,
Junior Campomaggio, bocciofila Boccaporco e altre che hanno consegnato il loro
gagliardetto al vescovo in ricordo della giornata celebrata insieme.
La manifestazione è stata aperta da una
esibizione dei giovani ballerini della danza sportiva dell’Umbria e dai saluti
delle autorità regionali e cittadine.
E’ seguita quindi la celebrazione presieduta dal
vescovo di Terni-Narni-Amelia padre Giuseppe Piemontese che ha ricordato il
valore formativo dello sport attraverso alcune frasi proprie del gergo
sportivo: «Scendere in campo. è lì che si viene scelti e ci si sente
orgogliosi; ma bisogna anche allenarsi se si vuole fare bella figura». E
ancora: «Mettersi in gioco nella vita e nello sport: sono espressioni divenute
usuali che rimandano alla vita quotidiana. Non accontentatevi di un pareggio
mediocre, ma date il meglio di voi stessi e spendete la vostra vita cercando
sempre la vittoria. Un’altra espressione è il fair play, che ognuno interpreta
a modo suo – ha sottolineato il presule -, ma la sua caratterizzazione
principale è l’onestà, la limpidezza nella pratica sportiva, realizzare un
codice etico che mette da parte la violenza, il doping, la corruzione l’eccesso
di mercato e di commercializzazione, il fair play è il contrario di tutto
questo».
E infine «correre verso la meta, un’esperienza
bellissima che ci richiama il senso di tutta la vita che tende sempre verso la
meta. Dobbiamo anche ricordare che verso la meta non si corre da soli, ma si
arriva insieme, e allora si può festeggiare. In questo giubileo della
misericordia possiamo correre insieme verso la meta, avendo misericordia e
pazienza gli uni e verso gli altri e anche verso noi stessi, perché non sempre
riusciamo a dare e produrre i risultati che vorremmo. Ma soprattutto accogliamo
la pazienza che Dio ha con noi per farci ricominciare sempre una nuova partita»
Al termine della celebrazione è seguita la
processione dal camposcuola, lungo il percorso pedonale della passeggiata fino
in Cattedrale per il passaggio della Porta Santa e la benedizione conclusiva.
|