A
conclusione del ciclo di lezioni della scuola socio-politica “Giuseppe Toniolo”,
che in questa edizione 2016 sono state totalmente incentrate sulla lettera
Enciclica “Laudato Si’” di Papa Francesco, è in programma sabato 28 maggio alle
ore 9,30 la presentazione dei progetti di innovazione sociale “#SmartLabs”
curati dagli studenti dell’Istituto superiore Polo-Bonghi in collaborazione con
il Progetto Policoro.
All’evento
che si terrà presso l’aula magna dell’Istituto “Marco Polo” in piazzale E.
Tarpani n. 1 a Santa Maria degli Angeli, dopo i saluti iniziali seguiranno gli
interventi del preside Carlo Menichini; del professore Luciano Belardinelli; di
Ausilia Bini, AdC Progetto Policoro; di Francesca di Maolo e Stefania Proietti
rispettivamente presidente e vice presidente della Commissione per i problemi
sociali e il lavoro, giustizia, pace e custodia del creato; tutti responsabili
del progetto “#SmartLabs”.
Alle
ore 11,00 ci sarà la proiezione del video introduzione dei lavori svolti dai
ragazzi e la presentazione dei progetti realizzati. Seguiranno i feedback dal
mondo del lavoro; il dibattito aperto con le autorità e i saluti.
Le
due proposte di innovazione sociale ideate da alcuni studenti dell’istituto
sono state denominate “merendapp e rifiuti=risorse”.
“All’inizio dell’anno – precisa Ausilia Bini -,
avevamo lanciato loro una sfida e una proposta: partecipare a degli Smart Labs
a cadenza settimanale sulle tematiche dello spreco alimentare e della gestione
dei rifiuti, con l’obiettivo di ‘dire la loro’ e di essere, così, protagonisti
nell’affrontare le problematiche legate alla tutela della “casa comune”, come
dice Papa Francesco nell’Enciclica. Questo ci avrebbe permesso, nel contempo,
di iniziare ad introdurli nelle dinamiche di un mercato del lavoro che, in
piena trasformazione, richiede intraprendenza, creatività, versatilità e
imprenditorialità, sopra ad ogni altra cosa. Di contro – aggiunge la Bini - ,
la promessa da parte nostra, era stata quella di permettergli di essere
effettivamente ascoltati dalle pubbliche amministrazioni e dalle imprese, di
fornirgli una vetrina, di dimostrargli che davvero mettersi in gioco abbia un
senso e che il futuro, se si agisce nel presente, può colorarsi di speranza. A
distanza di mesi, nonostante le adesioni non siano state troppo numerose, i
risultati ci sono stati: abbiamo visto questi ragazzi accendersi, rinvigorirsi,
entusiasmarsi, fare squadra e mettere sul piatto proposte interessanti che,
grazie al sostegno delle animatrici di comunità e alla competenza donata di
professionisti che si sono messi in gioco nell’accompagnarli fattivamente, primi
fra tutti l’ingegnere Stefania Proietti ed il professore Luciano Belardinelli,
hanno oggi preso la forma dei due bei progetti di cui sopra”.
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