versione accessibile ::
ARCHIVIO
  23/05/2016 18:20


Città della Pieve: Svoltosi con successo il “Giubileo delle opere di misericordia” per quanti sono provati dalla sofferenza e per coloro che operano per alleviarla



Clicca sulla foto per ingrandirla !

Il sole di tarda primavera ha reso ancor più gioioso a Città della Pieve, lo scorso 22 maggio, il 4° Meeting itinerante delle realtà socio-assistenziali, sanitarie e caritative ecclesiali e laiche operanti nell’Archidiocesi perugino-pievese, “riscaldando” i suoi numerosi partecipanti tra anziani, disabili e malati, che vivono in famiglie o in strutture, e quanti si prendono cura di loro. A tracciare un “bilancio” di questo “Meeting” che, essendosi tenuto nell’Anno Santo, è stato vissuto come giornata del “Giubileo delle opere di misericordia”, è il dottor Stefano Cusco, direttore dell’Ufficio diocesano per la pastorale della Salute. «Quest’evento è stato importante nel definire la centralità del malato nella Pastorale della salute e nella pastorale della Chiesa in genere come soggetto attivo – spiega Cusco –, in cui l’incontro privilegiato con Gesù Cristo può vivere tempi estremamente significativi. Dai vari interventi e incontri religiosi e sociali della giornata, è emerso come l’esperienza di frequentazione di quanti a motivo della malattia o della disabilità vivono condizioni di disagio sia estremamente viatico per un incontro quotidiano e costante con il crocifisso».

Sul significato della presenza del «crocifisso nei reparti degli ospedali», il direttore Cusco evidenzia quanto padre Adriano Bertero, già cappellano all’Ospedale Santa Maria della Misericordia in Perugia, ha detto intervenendo all’incontro di apertura giornata. «Il religioso ha raccontato un aneddoto – riferisce il sanitario – su un episodio che non di rado si verifica: la rimozione dei crocifissi dalle pareti delle stanze dei degenti per volontà di qualche caposala o primario. Padre Adriano ha affermato che possono anche toglierli dal muro, ma di “crocifissi” ne abbiamo uno per letto. Un’affermazione che ha fatto molto presa nell’uditorio».

Padre Bertero, entrando nel tema di questo Giubileo dedicato ai malati e agli operatori e volontari socio-sanitari, ha spiegato come poter rapportarsi con la persona sofferente nel corpo e nello spirito. Al riguardo, ricorda la dott.ssa Gabriella Angeletti della Pastorale diocesana della Salute, «padre Adriano ha sottolineato l’importanza della presenza, della disponibilità e dell’ascolto. In quest’ultimo caso anche la persona che non parla, tu riesci ad ascoltarla da come si muove e dai suoi gesti e dalle sue espressioni».

Questo 4° Meeting nell’Anno giubilare della Misericordia è stato vissuto intensamente da tutti i partecipanti e tante persone nella sofferenza l’hanno voluto vivere dall’inizio alla fine, quasi a voler sfidare, con l’aiuto di Dio, le loro patologie. Inizialmente erano 200 nell’Auditorium di Sant’Agostino, dove alle ore 9.30 è iniziato un incontro caratterizzato dalle relazioni del vescovo ausiliare mons. Paolo Giulietti, di padre Adriano Bertero e di Daniela Monni di Caritas diocesana. Quasi contemporaneamente, presso la Residenza protetta per anziani “Creusa Brizi Bittoni”, si sono svolte attività di animazione per quanti non potevano seguire tutte le iniziative; mentre nella chiesa del monastero delle Clarisse di Santa Lucia si è tenuta l’Adorazione eucaristica dal mattino al primo pomeriggio. A seguire, sia nel monastero delle Clarisse che nella chiesa del Gesù e nel santuario della Madonna di Fatima, si sono tenute le riflessioni penitenziali e al termine si è svolto il pellegrinaggio con diverse centinaia di fedeli guidato dal cardinale Gualtiero Bassetti dal santuario alla concattedrale dei Santi Gervasio e Protasio, dove il porporato ha presieduto la celebrazione eucaristica.

«L’esperienza itinerante del Meeting – conclude il direttore Cusco – è estremamente significativa soprattutto per la frequentazione e gli incontri preparatori con una comunità che ospita l’evento e che crea veramente un clima di comunione. Abbiamo avuto da tutti una grande accoglienza a partire dalle piccole cose. Basti pesare alle diverse signore di Città della Pieve che si sono mobilitate di buon mattino ad offrire dolci e bevande, come colazione, ai partecipanti che arrivavano da fuori. Come anche i ragazzi che hanno fatto l’attualizzazione della parabola del Buon samaritano in due luoghi: nella sala convegni dell’Auditorium Sant’Agostino e alla Residenza protetta “Creusa Brizi Bittoni”».




04/10/2016 07:37
ANNO SCOLASTICO 2016/17: LETTERA APERTA A QUANTI SONO IMPEGNATI NEL MONDO DELLA SCUOLA IN UMBRIA


16/02/2015 08:58
In Cristo il nuovo Umanesimo – In cammino con il mondo della scuola verso il convegno ecclesiale di Firenze 2015. Ciclo di incontri per dirigenti scolastici, insegnanti, educatori


« Archivio »