La
conferenza dal titolo “I Papi a Perugia nel XIII secolo” in programma il 24
maggio (ore 17) nell’antico “Oratorio di Santa Cecilia”, promossa in
collaborazione tra il Comune di Perugia e l’Archidiocesi, farà memoria
dell’VIII centenario della morte di papa Innocenzo III, avvenuta nel capoluogo
umbro il 16 luglio 1216. Interverranno il sindaco Andrea Romizi, il vescovo
ausiliare mons. Paolo Giulietti, gli accademici Attilio Bartoli
Langeli, della Deputazione di Storia Patria per l’Umbria, Maria Rita
Silvestrelli, dell’Università per Stranieri di Perugia, e Stefano Brufani,
dell’Università degli Studi di Perugia. Modererà i lavori Francesco Vignaroli,
consigliere comunale, che evidenzia l’importanza del tema di questa conferenza
nella nota storica pubblicata nell’invito, in cui definisce papa Innocenzo
III «uno dei grandi pontefici della storia, figura tra le più complesse e
interessanti del Medioevo e, in particolare, pienamente rappresentativo del
secolo XIII, che fu uno dei periodi più vivaci della storia europea, ricco di
fermenti politici, sociali, religiosi e culturali».
«Se,
infatti, da un lato Innocenzo III – prosegue Vignaroli – incarna pienamente la
mentalità e gli interessi della sua epoca (tra le altre cose, promosse la IV
crociata e la sanguinosa lotta all’eresia catara), dall’altro egli fu anche un
uomo di straordinaria apertura verso i segni dei tempi, riconoscendo, ad esempio, il valore di
san Francesco (1209) e di san Domenico (1215), sostenendo dunque sul nascere le
innovative esperienze spirituali degli ordini mendicanti che tanto hanno poi
influenzato la storia e la cultura dell’Europa occidentale».
«Inoltre,
una tradizione che risale all’inizio del XIV secolo – ricorda il consigliere
comunale – sostiene che fu proprio a Perugia nell’estate del 1216, nei giorni
immediatamente successivi alla morte di Innocenzo III, che san Francesco
ottenne il riconoscimento dell’indulgenza della Porziuncola, nota come il
Perdono di Assisi, dal nuovo papa Onorio III».
«Questi
due fatti accaduti a Perugia otto secoli fa – sottolinea Vignaroli –, i quali,
fra le molte valenze (si pensi, ad esempio, alla coincidenza tra la memoria del Perdono
d’Assisi e l’attuale Anno della Misericordia indetto da papa Francesco),
mostrano il rilievo che la nostra città ebbe in quel periodo storico; rilevanza
che possiamo peraltro apprezzare nella ricchezza del nostro patrimonio storico,
artistico e monumentale che rende Perugia una delle capitali culturali d’Italia
e d’Europa».
|