I
telespettatori, da questa settimana, vedono in tv tra i nuovi spot della Cei
anche quello realizzato a Perugia, all’Emporio “Tabgha” presso il “Villaggio
della Carità-Sorella Provvidenza”. Complessivamente sono nove spot, sette
ambientati in Italia e due nei Paesi in via di sviluppo, quest’anno Colombia e
Madagascar, girati sui luoghi di alcuni degli interventi realizzati con
l’8xmille dalla Chiesa cattolica. Al centro della campagna le esistenze
cambiate dei volontari che si sono messi in gioco, aprendosi al Vangelo della
misericordia senza restare chiusi in se stessi, e di chi grazie a loro ha
provato a ripartire. Al riguardo, significativa è l’esperienza di Miriam,
giovane operatrice Caritas di Perugia. Oltre
ai passaggi tv, i filmati sono sempre visibili online sul sito www.8xmille.it, a fianco
del bilancio 8xmille Cei, annuale e con la sua serie storica. Un modo - insieme
alla Mappa delle opere, continuamente aggiornata sulla cartina dell’Italia e
disponibile sullo stesso sito - per rispondere con trasparenza dell’uso dei
fondi assegnati dall’80,3% dei firmatari, e per coltivare la consapevolezza
della partecipazione. La Chiesa cattolica, infatti, ogni anno si affida alla
libera scelta dei cittadini, da riconfermare anche nel 2016, per proseguire la
sua opera di pastorale, provvedere al sostentamento dei sacerdoti diocesani e
alla carità. Per vedere tutti i video e conoscere tutte le storie, c'è anche il
sito www.chiediloaloro.it .
All’Emporio Caritas
di Perugia 400 famiglie accolte e 60 volontari che vi operano.
L’Emporio
Caritas presso il “Villaggio della Carità-Sorella Provvidenza” in Perugia è
stato attivato nel settembre 2014 per far fronte alle richieste di aiuto
materiale di numerose famiglie italiane e straniere in difficoltà per la
perdita del lavoro a causa della crisi. Attualmente si recano a far spesa
gratuita 400 famiglie, che possono scegliere tra più di 70 prodotti diversi sia
alimentari che per l’igiene intima e della casa. Quest’Emporio Caritas non è
solo un luogo dove fare “spesa”, ma di ascolto-conoscenza di persone in
difficoltà che vengono accolte da 60 volontari, giovani e adulti. Tra questi
ultimi anche alcuni pensionati come un giornalista professionista ex
caporedattore di un quotidiano e un architetto ex dirigente della
Soprintendenza ai beni culturali. Molti dei prodotti in distribuzione sono
frutto di donazioni grazie al coinvolgimento di istituzioni, fondazioni e
realtà imprenditoriali locali. Tra gli obiettivi dell’Emporio quello di
contribuire a ridurre lo spreco alimentare con il recupero dell’invenduto ed il
conseguente impatto positivo sull’ambiente.
“Chiedilo a Miriam…”.
“Chiedilo
a loro” resta lo slogan-messaggio centrale della campagna 8xmille della Cei,
che nello spot girato all’Emporio Caritas del capoluogo umbro è “Chiedilo a Miriam e
ai ragazzi che a Perugia assistono le famiglie che la crisi ha messo alle
corde”. Miriam parla della sua esperienza nel filmato visionabile su: http://www.chiediloaloro.it/storie/2016/villaggio-della-carita-sorella-provvidenza .
«Al secondo anno di università – racconta Miriam – sentivo il desiderio di
rendermi utile per qualcosa, per qualcuno e ho bussato alle porte della
Caritas, dove mi è stato detto che potevo dare una mano. All’interno
dell’Emporio siamo una vera e propria famiglia, nascono delle amicizie e lo
scopo principale è quello di relazionarsi con gli altri, quindi necessariamente
tra noi operatori e volontari ci deve essere un bel rapporto».
Far capire che nel
chiedere aiuto non ci deve mai essere vergogna.
«Il
mio ruolo – continua Miriam – è anche quello di far capire che nel chiedere
aiuto non ci deve mai essere vergogna. Bisogna cercare di tranquillizzare le
persone e far comprendere loro che non sono sole nel momento di difficoltà. Il
motivo per cui mi sono rivolta alla Caritas è perché per prima mi sentivo una
bisognosa. Non è che facendo volontariato tu diventi un supereroe, anzi, al
contrario, capisci che tu sei il primo ad aver bisogno. L’esperienza del
volontariato – conclude la giovane operatrice Caritas – ti porta a dare tanto
al prossimo, ma dà tanto anche a te».
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