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  19/04/2016 12:24


38° convegno nazionale delle Caritas diocesane a Sacrofano. Domus”, 18-21 aprile 2016.



Proseguono i lavori dei 600 convegnisti Caritas a Sacrofano. Drammaticamente attuale, dopo l’ennesimo naufragio nel Mediterraneo che è costato la vita a centinaia di migranti e il confronto a livello europeo sulle politiche da adottare, il focus in mattinata proprio sul tema migrazioni. Caritas Italiana ha confermato il suo impegno sia nei Paesi d’origine (vedi la Campagna “Il diritto di rimanere nella propria terra"), lungo tutte le rotte dei profughi, in Italia per l’accoglienza e nelle varie aree di crisi. In Siria e nei Paesi limitrofi, a Gaza, in Iraq fornendo alloggi, assistenza sanitaria, cibo, generi di prima necessità, istruzione, protezione a donne e bambini, assistenza psicologica per traumi causati dal conflitto. Nell’Europa dell’Est le Caritas dei paesi maggiormente coinvolti, con il sostegno di Caritas Italiana, si sono attivate per portare aiuti a questa marea umana priva di tutto: generi alimentari, acqua, materiale per l’igiene, pannolini per i neonati.

A seguito dell’appello del Papa a estendere l’accoglienza dei richiedenti la protezione internazionale nelle parrocchie, nelle comunità religiose, nei monasteri e nei santuari e sulla base del Vademecum dei Vescovi italiani, c’è stata un’attivazione solidale e Caritas Italiana ha messo a punto un Rapporto dal titolo emblematico “La primavera dei profughi e il ruolo della rete ecclesiale in Italia”. Dalla rilevazione emerge che alla data del 15 aprile 2016, in 196 diocesi sono attive 22.044 accoglienze (rilevazione completa su www.caritas.it).

Restando in tema di migrazioni è intervenuto l’ammiraglio Andrea Gueglio, comandante della missione EUNAVFOR MED operazione Sophia - avviata lo scorso 22 giugno 2015 al fine di contribuire a smantellare il modello di business delle reti del traffico e della tratta di esseri umani nel Mar Mediterraneo Centro meridionale – che in questi mesi ha soccorso in mare migliaia di donne, uomini e bambini che rischiavano la propria vita pur di raggiungere l’Europa.

Le operazioni di salvataggio sono complesse e spesso rese difficili dal mal tempo o da condizioni atmosferiche avverse. Non di rado si registrano casi di ipotermia che possono essere superati da un intervento sanitario rapido, la cui efficacia dipende anche dalla disponibilità immediata di abiti asciutti. Per questo Caritas Italiana si è impegnata a fornire nei prossimi mesi al Comando dell’Operazione Sophia, abbigliamento e calzature da distribuire ai profughi nelle operazioni di soccorso e salvataggio in mare. Un’operazione che Caritas ha battezzato Warm up (riscaldare) ed ha presentato a tutti i referenti diocesani come ulteriore segno tangibile di vicinanza a quanti arrivano nelle nostre comunità in fuga da guerre, fame, disastri ambientali, persecuzioni politiche e religiose. “Nel mare si incontra grande umanità” ha sottolineato il cardinale Francesco Montenegro nel presentare l’iniziativa e ha poi aggiunto che “finché c’è un uomo disposto a metterci il cuore c’è possibilità di cambiare qualcosa”.

I lavori della mattinata si concluderanno con un confronto sul tema “Dopo la crisi, ricostruire un paese solidale", con gli interventi di Mauro Magatti, docente di Sociologia presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore, e Luigino Bruni, docente di Economia politica presso l'Università Lumsa. Nel pomeriggio sono previsti tavoli di confronto e alle 19.00 la Celebrazione eucaristica presieduta da S.Em. Card. Agostino VALLINI, vicario generale di Sua Santità per la Diocesi di Roma e presidente della Conferenza Episcopale del Lazio




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