18/04/2016
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Assisi: celebrato il Giubileo delle Confraternite con una processione da San Francesco a San Rufino. Monsignor Sorrentino: Anche a voi il compito di unire
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Sabato 16 aprile nel pomeriggio partendo dal
piazzale di San Francesco le confraternite del Vicariato di Assisi hanno
effettuato il pellegrinaggio giubilare riempiendo le vie di Assisi con i colori
sgargianti dei loro stendardi e degli abiti, richiamo ai diversi carismi e
statuti che colorano di carità e di gioia la Chiesa. Accolti dal vescovo della
diocesi di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino monsignor Domenico Sorrentino
sul sagrato, aspersi dall’acqua santa attraverso la porta della misericordia le
confraternite hanno fatto solenne ingresso nella cattedrale partecipando alla
santa messa presieduta dal presule e numerosi sacerdoti. All’omelia monsignor
Sorrentino, traendo spunto dalla liturgia della Parola incentrata sulla
parabola del buon pastore ha ricordato quanto sia necessario che: “la Parola di
misericordia di Gesù rappresentata dall’icona del Giubileo - Gesù Buon Pastore
e la pecora smarrita - arrivi al cuore di ciascuno. Siamo popolo e la
misericordia ha a che fare con ciascuno di noi, Gesù guarda dentro ciascuno di
noi; oggi all’esterno così belli con i vostri colori, non abbiate paura dello
sguardo di Gesù quando ci dice la verità, perché sa farlo con grande amore, sa
dirti che è accanto a te anche se per un anno non hai saputo fare granché, ti
ripete ‘non temere sono con te!’ Lasciamoci raggiungere tra le tante voci
mediatiche che ci circondano, da quell’unica voce, la più importante che è
quella di Gesù. Non possiamo accontentarci dell’ascolto della Parola solo la
domenica – ha sottolineato il vescovo - perché troppe altre parole attaccano il
nucleo fondamentale della società che è la famiglia. Che ne abbiamo fatto della
voce di Gesù, la riconosciamo ancora? Dobbiamo fare i conti ora con un tempo
nuovo e in certi contesti e situazioni non riusciamo a vederci chiaro. Una
volta i nostri territori erano coesi, ora siamo sempre più soli, dove un tempo
si respirava la fede, oggi si assiste alla disgregazione sociale e dobbiamo
riaggregare e voi confraternite, lo esprime il nome che portate, avete il
carisma dell’aggregazione, lasciatevi aiutare in questo dai vostri parroci e
assistenti spirituali, seguendo le linee e il metodo che spiego nel libro del
Sinodo al fine di creare piccoli nuclei familiari di aggregazione”. La santa
messa è stata magistralmente animata dal Coro di San Rufino guidato dal maestro
Lucio Sambuco e a conclusione è stato possibile visitare la sala del Museo
diocesano dove sono esposti alcuni codici antichi che riguardano documenti e
statuti delle confraternite del territorio.
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