Delegazione Regionale Caritas Umbria

 

Opere Segno Regionali

 

 

Il Germoglio Meraviglioso
Via dei Cappuccini, 1 06034 Foligno
Tel. 0742.34.06.27
 
La comunità di Foligno nasce dall?esperienza, fatta con persone toccate dalla precarietà della vita nel terremoto dell?Umbria nel 1997. In 4 anni di presenza costante a Nocera Umbra, sono passati circa 12000 giovani. Lì in molti di loro, è nato il desiderio di scelte radicali come quella di vivere una vita, che nello spendersi per gli altri cerca una strada per arrivare a Dio e per tenere vivo e acceso il desiderio di Lui. La villa del 500, oggi sede della Delegazione Regionale Caritas, è immersa nel verde, circondata da boschi, prati, giardini: un ambiente dove si pone cura alle persone e al luogo. Cosa dire a chi, arrivata ad 80 anni, dopo una vita di solitudine, ha avuto per amiche solo le pecore? Cosa dire a chi si ritrova colpito da una malattia genetica che gli ha tolto improvvisamente la capacità sia di muoversi che di pensare liberamente? Accanto ad un uomo che soffre può solo stare un altro uomo, un uomo capace di essere segno di speranza, anche quando tutto sembra perduto. Solo un uomo può ascoltare il grido di un altro uomo, solo un uomo può raccogliere le lacrime di un altro uomo, solo un uomo può immergersi nell?avventura della relazione con gli altri e con Dio.
 
 
Campo Caritas Kosovo
Radullac - Zllokucane - Klina - Kosovo
Tel. 00313978220
 

Nel 1999, alcuni giovani sono partiti dal Campo di Nocera Umbra per andare in Macedonia, per condividere con i profughi Kossovari il momento difficile della guerra e dell?esilio. I legami creati con le persone nei campi, ascoltare le loro storie ha portato i ragazzi a commuoversi davanti a tanta sofferenza e decidere di aprire una casa in Kossovo. Lì le persone distrutte dalle atrocità della guerra hanno iniziato a bussare alla porta cercando qualcuno che ascoltasse i loro drammi, che raccogliesse il loro dolore. Dietro le parole e le lacrime dei poveri è iniziata la vita del campo:andare a trovare le famiglie, visitare gli ammalati, ricostruire le case distrutte, bruciate, lasciare entrare in casa chi era rimasto solo? oggi in Kossovo vivono diversi bambini abbandonati o con gravi situazioni familiari insieme a ragazzi italiani che si prendono cura di loro, della loro crescita con gesti di bontà e di attenzioni, con uno stile di vita che aiuta anche chi arriva per pochi giorni a commuoversi, ad uscire da se stesso, a guardare in faccia il dolore e le vite spezzate, sperando che tutto sarà raccolto da un Padre più grande e buono dell?uomo.